La ripresa delle attività |
Per la libertà del commercio |
Dati sulle importazioni e sulle esportazioni nei primi quattro mesi del 1919, p. 426. |
«Considerata l’eccezionale gravità del problema degli approvvigionamenti alimentari, di fronte alla politica governativa che, nel campo dell’organizzazione commerciale, tende sempre più alla creazione di nuove restrizioni e di nuovi inciampi burocratici, come pure all’istituzione di nuovi organismi statali o controllati dallo Stato, il cui funzionamento è contrario alla regolarità, alla prontezza ed alla convenienza economica dei rifornimenti e delle distribuzioni dei prodotti, portando in definitiva alla creazione di monopolii dannosi agli interessi dei consumatori, riafferma il principio che soltanto il libero commercio, per la sua competenza, il suo carattere di praticità e di speditezza, può efficacemente contribuire a risolvere l’attuale crisi degli approvvigionamenti e il rifornimento della vita economica del paese, e fa voti per il sollecito ritorno ad un regime di ampia libertà nel campo dell’organizzazione commerciale». L’economista: gazzetta settimanale di scienza economica, finanza, commercio, banchi, ferrovie e degli interessi privati, 46(2379), 6 dicembre 1919, p. 426.
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