Lo sport e lo svago |
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Costante Girardengo |
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La quasi totalità del numero è dedicato alla cronaca del settimo giro d’Italia, con un’intervista al fuoriclasse italiano: "Discorrendo con Girardengo". «Davanti all’Hotel Milano, […] scorgo Girardengo. Ci riconosciamo subito ed il ciclista ricorda con grato animo le accoglienze fattegli nella sua prima visita a Trieste, vittorioso nella prima corsa da Roma e da Trento dopo abbattuti i confini […] Han tutti un’aria da buoni figliuoli i bravi ciclisti venuti da ogni parte d’Italia, e qualcuno fin dal Belgio e dalla Francia; operai quasi tutti che, iniziata per lo più la carriera in qualche fabbrica di biciclette, seppero farsi con amore e costanza i collaboratori principali per la diffusione dello sport, per il perfezionamento e l’accreditamento degli agili mezzi di locomozione, sfidanti le distanze e le difficoltà. Troviamo modo d’isolarci un momento, e l’uomo del giorno nel mondo sportivo, mi racconta con simpatica semplicità, che cominciò a sedici anni a partecipare alle piccole gare locali che nel suo paese – Novi Ligure – e nei dintorni si andava organizzando». Il ciclismo e il suo asso: Costante Girardengo. La stampa sportiva e l’illustrazione d’Italia, 18(23), 8 giugno 1919. |
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