| Lo sport e lo svago | 
| L’Ansaldo conquista i cieli | 
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| «È significativa e degna di ammirazione nella stasi che è subentrata alla operosità di guerra in quella che fu la nostra industria aviatoria, la attività che — in un campo così contrastato — va [dispiegando] per sola volontà di uomini e tenacia nei propositi la nota casa “Ansaldo”, i cui cantieri aeronautici dettero nel periodo bellico larga messe di aiuti ai piloti della fronte per la tenace volontà dell'Ing. Giuseppe Brezzi, e attualmente preparano in silenzio quelle meravigliose macchine — che quotidianamente ed in ogni parte del mondo — attingono alle più alte vette della notorietà e del successo. Oggi poi sono i giornali del Sud-America che parlano e sono ancora una volta glorie italiane e successi di “Ansaldo” nelle lontane regioni aeree della Repubblica Argentina. È Locatelli, l'eroico ufficiale che fu coi 7 di Vienna, che con uno “SVA” parte da Paloma (Buenos Ayres) e si reca a Baja Blanca, sotto una pioggia dirotta e copre i 600 chilometri in 3 ore e 20" all'andata ed in 3 ore e 25 al ritorno; ed è anche qua un coro unanime di ammirazione e di simpatia nonché di commosso interesse che si leva dalla folta schiera delle notabilità argentine che han seguito con stupore prima e con convincimento poi le belle prove che la Missione Italiana, colà convenuta, ha voluto dare del valore e della potenzialità delle nostre industrie». 
 Stib. I trionfi di “Ansaldo” all’estero. La stampa sportiva e l’illustrazione d’Italia, 18(25), 22 giugno 1919. | 
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