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Il redattore affronta il tema dell’Educazione fisica come strumento per preparare l’uomo forte di domani. Per sottolineare questo punto, l’articolo è corredato da due fotografie che riprendono l’incontro per il titolo di campione europeo di boxe, categoria pesi massimi, Georges Carpentier versus Joe Beckett:
«Si è parlato e si parla di una educazione fisica da impartirsi principalmente all’aria aperta, nei campi di giuoco, ed ancora si insiste nel darci il contentino di piccole palestre dove i bambini, i più grandicelli, e finalmente i giovani riescono a malapena a sgranchirsi le articolazioni in qualche ora della settimana. La guerra — Oh! di quale pigrizia in tutte le più utili e sane iniziative non sarà ancora chiamata responsabile questa bene o maledetta guerra e per quanti anni ancora! — ha messo un certo alt in tante cose, vogliamo anche riconoscerlo, ma ora — per fortuna del mondo intero — la guerra è finita, ed all’orizzonte non appare alcun pericolo di farne un’altra, e nessuna iniziativa ancora noi abbiamo potuto registrare in fatto di scuole pubbliche nelle quali si voglia addivenire, come si dovrà ineluttabilmente, ad una vera e propria istruzione fisica che sia complemento a quella intellettuale. È o può sembrare una volgarità, e noi amiamo tanto di essere così volgari, ma non da oggi, non da ieri, ma da quando il mondo è mondo l’uomo forte ha fatto i passi che abbiamo fatti e non certo il poetino archettico che ci canta la canzonetta, in voce di falsetto. Questo si è perchè le idee sane sono nei sani organismi, e le azioni forti hanno bisogno di forti volontà, e queste non albergano nelle menti malate. A parte poi il fatto essenziale della maggioranza delle arti, dei mestieri, delle professioni le quali non sono esercitate senza muscoli, senza sangue, senza forza.
[…] L’educazione fisica è ancora impartita con vecchi criterii, e senza le garanzie volute dalle moderne discipline sportive. È su questo pùnto essenziale che bisogna battere, è su questi principii che bisogna richiamare l’attenzione dei nostri reggitori. I nostri figli devono poter godere nella scuola di una educazione fisica al completo».
I Nuovi problemi sociali (Per l’educazione fisica). La stampa sportiva e l’illustrazione d’Italia, 18(52), 28 dicembre 1919. http://www.byterfly.eu/islandora/object/libria%3A54747#page/4/mode/2up
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