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Lo sport e lo svago

La pace e il dovere delle corse ippiche


«Dopo la guerra angosciosa eccoci dunque alla pace, che è alle porte, per quanto Wilson pare cerchi ogni mezzo per ritardarla. Tutte le Società italiane di corse al galoppo hanno affrontato con coraggio ed impegno grandissimo la stagione di corse 1919, persuase di questo supremo bisogno per l'allevamento ippico nazionale.
Anche Torino, mai seconda nel perpetuare delle buone iniziative, avrà le sue corse, anzi le sue belle corse di cavalli all'ippodromo di Mirafiori che da ben oltre tre anni è stato forzatamente chiuso ad ogni manifestazione sportiva, perchè disturbato dal pulsare incessante del vicino areodromo militare che per effetto della guerra non ha mai cessato un minuto dalla sua piena e rumorosa attività.
Non so se il pubblico sappia attraverso quali critici e difficoltà si possa oggi organizzare una corsa al galoppo: comunque esso ha lo stretto dovere di essere grato alla Società Torinese per rinnovarsi del bellissimo avvenimento sportivo. Sanno i buoni Torinesi quale immensa mole di interessi roti intorno ad una riunione di corse al galoppo? I più credono questo sport un lusso fatto per il divertimento e, forse, per il guadagno pochi... Errore grossolano poiché la suprema finalità delle corse al galoppo è solo la selezione tendente a migliorare il materiale equino ed a liberarci dalla necessità di ricorrere all'estero per nostro cavallo militare [...]  è il dovere del pubblico di sostenere la nobile iniziativa col suo concorso costante sul campo.
Roma, Milano, Firenze lo sanno già questo loro dovere... nel pesage dei Parioli, in quello di S. Siro e in quello delle Cascine molti giorni non si circola che a stento. Tutti, assolutamente tutti a Roma a Milano ed a Firenze vanno alle corse come ad un doveroso convegno.
E non parliamo delle signore eleganti che accorrono nel recinto del pesò sempre, magari sotto la pioggia, e con un impermeabile qualunque, per la semplice ragione che la moda “si lancia” alle corse. Vi par nulla? La moda? e quale signora sa resistere ai dettami ed alla volontà inesorabile di questa dea volubile e costosa? non aver visto l'ultimo cappellino nuovo o 1' ultima guarnizione di un pelo qualsiasi è per una signora elegante delitto imperdonabile. E con le signore vanno alle corse i mariti, gli amici dei mariti (naturalmente e “pour cause”!) e si finisce che una mezz' ora prima non si circola più».


La ripresa delle corse ippiche in Italia. La stampa sportiva e l’illustrazione d’Italia, 18(20), 18 maggio 1919.
http://www.byterfly.eu/islandora/object/libria%3A52114#page/6/mode/2up

Conte Felice Scheibler (1956-1921). Fondatore
della Società Milanese per la Caccia a Cavallo.
Proprietario della Scuderia Sir Rholand,
in provincia di Siena. L’ippodromo delle Capannelle
(Roma) gli dedica ancora un importante premio
per le corse al galoppo.

 

 

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